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Nei primi giorni dell’anno WhatsApp, che conta due miliardi di utenti, ha annunciato che a partire dal mese successivo avrebbe condiviso i dati raccolti sull’app con le altre piattaforme di proprietĆ di Mark Zuckerberg (Facebook, Messenger e Instagram), per avere profili utenti sempre più completi a cui inviare gli annunci personalizzati.
Dopo l’annuncio sulle nuove norme sulla privacy di WhatsApp, i download della piattaforma di messaggistica cifrata Signal hanno registrato una clamorosa impennata. Tutto merito del tweet del 7 gennaio di Elon Musk, il fondatore di Tesla e SpaceX, nonchĆ© l’uomo più ricco del mondo: “Use Signal”. Sono bastate due parole per scatenare gli utenti di tutto il mondo, che in una sola giornata hanno totalizzato ben 63mila download, arrivano a 90mila il giorno seguente.
Creata nel 2014 dalla societĆ no profit Open Whisper Systems, Signal ĆØ al momento al primo posto tra le app più scaricate sullāApp Store di Apple e su Google Play di Android, davanti anche alla ben più nota Telegram. Il motivo di tale successo ĆØ legato proprio al concetto di privacy: Signal ĆØ infatti lāunica piattaforma che non raccoglie alcun dato sugli utenti, a differenza della concorrenza. Telegram ne raccoglie 3, WhatsApp a 9 e Messenger 14. Non sorprende, quindi, che gli esperti di sicurezza informatica considerino Signal lāapp di messaggistica più sicura dal punto di vista della privacy, sia per come ĆØ fatto il sistema crittografico che protegge le conversazioni da eventuali tentativi esterni di leggerle, sia perchĆ© lāapp ĆØ studiata per ridurre al minimo la raccolta dei dati.
Non sorprende nemmeno che finora l’app sia stata la prediletta da tutti quei soggetti interessati a proteggere le proprie comunicazioni, come ad esempio i giornalisti e gli attivisti che si occupano di privacy online, ma anche dai funzionari della Commissione Europea.