Arriva a Torino, nelle sale del MAUTO – Museo Nazionale dell’Automobile, The Golden Age Of Rally, il viaggio nell’epoca d’oro di questa disciplina sportiva. Un’esposizione inedita nel panorama internazionale, che porta per la prima volta in mostra, dal 27 ottobre 2022 al 2 maggio 2023, una delle collezioni più importanti al mondo. Stiamo parlando della Fondazione Gino Macaluso per l’Auto Storica, una collezione unica nel suo genere per il palmares delle vetture presenti, che hanno gareggiato e vinto per alcune delle più prestigiose squadre corse al mondo. I modelli, conservati nel loro stato originale, provengono dalla collezione di Gino Macaluso, imprenditore, designer, navigatore di rally.
La mostra
Protagonisti di The Golden Age of Rally sono proprio gli esemplari selezionati e raccolti personalmente da Gino Macaluso. Vetture-mito che, dagli anni Sessanta agli anni Novanta del secolo scorso, hanno vinto le più importanti gare del campionato: dal Rally di Montecarlo al Rally Safari, passando per il Rally Mille Laghi (Finlandia) fino al Rally di Sanremo. Un vero e proprio viaggio nell’epopea della meccanica, in cui squadra, pilota e navigatore agivano come ingranaggi perfettamente sincronizzati tra loro. E a tagliare il nastro di partenza di questo percorso non poteva che essere uno dei piloti più rappresentativi della storia di questo sport, Miki Biasion, unico italiano ad aver conquistato due volte il titolo di Campione del mondo rally nel 1988 e nel 1989.
Il percorso espositivo
Un grande arco al piano terra del Museo Nazionale dell’Automobile, come quello allo start delle competizioni di rally, dà il via al percorso espositivo. Da una curva all’altra, guida lungo una time-line che va dalle origini della disciplina (anni ’60) fino ai grandi successi e al coinvolgimento del grande pubblico, che resero questo sport un vero e proprio fenomeno di cultura di massa.
Gli spettatori avranno così l’occasione di rivivere le emozioni delle grandi sfide tra case automobilistiche e squadre corse. Dal leggendario duello fra trazione posteriore (Lancia Rally 037) e quattro ruote motrici (Audi quattro), fino alle “mostruose” del Gruppo B, passando alle competizioni intercontinentali, come quella tra Toyota Celica e Lancia Delta Integrale 16 valvole.
L’esposizione, a cura di Stefano Macaluso in collaborazione con Federica Ellena, si configura come un percorso esperienziale attraverso cui il pubblico può immergersi nel mondo del rally. Speciali piattaforme sceniche realizzate ad hoc simulano i manti stradali su cui si sono dati battaglia piloti e vetture, dalla sabbia del Sahara alla neve del Col de Turini, fino al duro asfalto. Grazie a una proiezione a 180° dei video delle gare più iconiche, ricostruiti e montati con una grafica emozionante, il visitatore potrà sincronizzare il proprio battito cardiaco con il rombo di motori mitici e lasciarsi trasportare indietro nel tempo, in un’epoca dominata dalla meccanica, dalla velocità, dalla sfida dei limiti, che ha visto protagonisti auto e piloti leggendari. Nomi come Biasion, Mäkinen, Kankkunen, Mouton, Pinto, Sainz, delle cui gesta si potrà leggere in una speciale hall of fame allestita in occasione di questa mostra.
Le vetture in mostra
Ben 19 esemplari iconici protagonisti delle sfide diventate leggenda, che narrano le imprese dei piloti e delle squadre da corsa, attraverso l’enorme successo di pubblico che ha accompagnato questo sport nel corso dei decenni.
Fiore all’occhiello dell’esposizione, il rarissimo esemplare di Fiat X1/9 Abarth prototipo, al cui sviluppo Gino Macaluso lavorò, in qualità di capoprogetto, per la squadra corse Fiat. Un modello studiato per i rally, che venne però pensionato prima di vedere la produzione di serie e l’omologazione in Gruppo 4. Outsider del percorso espositivo, la Fiat Punto S1600 vincitrice del Rally di Sanremo nel 2001, punta di diamante della squadra corse fondata da Gino per partecipare al Junior World Rally Championship.
Particolarmente curata, come nel percorso permanente del MAUTO, è l‘accessibilità dei contenuti all’interno del percorso espositivo. La mostra sarà accessibile anche dai visitatori non vedenti e ipovedenti grazie a video LIS, pannelli e sagome tattili con audiodescrizioni, booklet con vetture a rilievo.
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